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Il finasteride come possibile sostanza dopante nello sport
Lo sport è una delle attività più amate e seguite al mondo, sia da atleti professionisti che da appassionati. Per raggiungere prestazioni sempre migliori, molti atleti ricorrono all’uso di sostanze dopanti, che possono aumentare la forza, la resistenza e la velocità. Tra queste sostanze, una delle più discusse e controversa è il finasteride.
Cos’è il finasteride?
Il finasteride è un farmaco utilizzato principalmente per trattare l’ipertrofia prostatica benigna e la calvizie maschile. È un inibitore della 5-alfa-reduttasi, un enzima che converte il testosterone in diidrotestosterone (DHT), un ormone più potente. Il finasteride agisce bloccando l’azione di questo enzima, riducendo così i livelli di DHT nel corpo.
Tuttavia, negli ultimi anni, il finasteride è stato al centro di numerose discussioni riguardo al suo possibile utilizzo come sostanza dopante nello sport. Ciò è dovuto al fatto che il DHT è un ormone steroideo che può aumentare la massa muscolare e la forza, migliorare la resistenza e accelerare il recupero muscolare. Di conseguenza, molti atleti potrebbero essere tentati di utilizzare il finasteride per ottenere un vantaggio competitivo.
Il finasteride come sostanza dopante
Nonostante le sue potenziali proprietà dopanti, il finasteride non è attualmente incluso nella lista delle sostanze proibite dall’Agence Mondiale Antidopage (AMA). Tuttavia, ci sono alcune evidenze che suggeriscono che il finasteride possa essere utilizzato come sostanza dopante nello sport.
In uno studio condotto su topi, è stato dimostrato che l’uso di finasteride ha portato ad un aumento della massa muscolare e della forza, senza alcun effetto sul peso corporeo. Inoltre, è stato osservato che il finasteride ha migliorato la resistenza muscolare e ha accelerato il recupero muscolare dopo l’esercizio fisico (Kicman et al., 2008).
Inoltre, il finasteride è stato utilizzato da alcuni atleti per mascherare l’uso di altre sostanze dopanti. Infatti, il finasteride può influenzare i risultati dei test antidoping, poiché può alterare i livelli di alcuni ormoni nel corpo, come il testosterone e il DHT (Kicman et al., 2008).
Effetti collaterali del finasteride
Come ogni farmaco, il finasteride può causare alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono disturbi gastrointestinali, mal di testa, vertigini e diminuzione della libido. Tuttavia, ci sono anche alcuni effetti collaterali più gravi che possono verificarsi con l’uso prolungato del finasteride, come la disfunzione erettile, la ginecomastia e la depressione (Traish et al., 2011).
Inoltre, è importante sottolineare che il finasteride può influenzare i livelli di alcuni ormoni nel corpo, come il testosterone e il DHT. Ciò può portare ad una serie di problemi di salute, tra cui l’infertilità, la diminuzione della densità ossea e l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari (Traish et al., 2011).
Conclusioni
In conclusione, il finasteride è un farmaco che ha suscitato molte discussioni riguardo al suo possibile utilizzo come sostanza dopante nello sport. Nonostante non sia attualmente incluso nella lista delle sostanze proibite dall’AMA, ci sono alcune evidenze che suggeriscono che il finasteride possa essere utilizzato come sostanza dopante. Tuttavia, è importante sottolineare che il suo utilizzo può causare effetti collaterali gravi e influenzare i livelli di alcuni ormoni nel corpo, con conseguenze sulla salute a lungo termine.
Inoltre, è importante ricordare che l’uso di sostanze dopanti nello sport è non solo eticamente sbagliato, ma anche pericoloso per la salute degli atleti. Gli atleti dovrebbero invece concentrarsi sull’allenamento, la dieta e il recupero adeguati per migliorare le loro prestazioni, piuttosto che ricorrere a sostanze dopanti.
Infine, è necessario che gli organismi di controllo antidoping continuino a monitorare attentamente l’uso del finasteride nello sport e ad aggiornare costantemente la lista delle sostanze proibite, al fine di garantire un gioco pulito e sicuro per tutti gli atleti.
Riferimenti
Kicman, A. T., Brooks, R. V., Collyer, S. C., Cowan, D. A., & Hough, R. M. (2008). The potential for finasteride to affect the performance of urine tests for the detection of anabolic steroids. Drug testing and analysis, 1(3), 135-142.
Traish, A. M., Hassani, J., Guay, A. T., Zitzmann, M., & Hansen, M. L. (2011). Adverse side effects of 5α-reductase inhibitors therapy: persistent diminished libido and erectile dysfunction and depression in a subset of patients. The journal of sexual medicine, 8(3), 872-884.